L’intelligenza è generalmente definita come la capacità di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi, nuovi o sconosciuti, ed è l’insieme delle facoltà cognitive o emotive che concorrono, o dovrebbero concorrere, a tale capacità.

 

In base a differenti strutture del cervello esistono varie manifestazioni fondamentali dell’intelligenza.

 

Dal 1990 si parla di un’intelligenza molto importante per l’uomo e le sue capacità relazionali: l’intelligenza emotiva. In Italia, questo tema è arrivato nel 1997 con la traduzione del libro “Emotional Intelligence” di Daniel Goleman. E’ definita come la “capacità di percepire, identificare e riconoscere le emozioni proprie ed altrui in maniera precisa nel momento

 

stesso in cui sorgono. E’ anche la capacità di auto-motivarsi e gestire le proprie emozioni in modo costruttivo”.

 

Le emozioni guidano il nostro comportamento. Sono tante e ciascuna ha un suo nome. Non sono né buone, né cattive, né giuste, né sbagliate. Le troviamo dentro di noi; esse sono necessarie e ci aiutano a decidere cosa fare o cosa dire, a riconoscere ciò che ci piace e ciò che non ci piace, ciò che è pericoloso e ciò che non lo è.

 

Accompagnare il bambino alla scoperta delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, anche quelli negativi, gli permette di riconoscerli, comprenderli, accettarli, metabolizzarli e trasformarli senza averne paura. Divenire consapevole vuol dire sapere controllare i propri comportamenti e di conseguenza capire meglio gli altri.

 

Attraverso una serie di attività ludiche, esperienziali e teoriche il percorso si propone di:

 

- Fornire informazioni semplici ma fondamentali riguardo alle emozioni di base e all’intelligenza emotiva.

 

- Familiarizzare con situazioni per loro difficoltose o di conflitto valutando come la stessa situazione possa essere vissuta o gestita differentemente da diversi protagonisti.

 

- Far comprendere l’importanza del prendersi cura di se stessi e del proprio stato d’animo, per poter capire quello dell’altro.

 

- Far sperimentare l’influenza del gruppo sulle nostre scelte, idee e convinzioni.

 

- Far sperimentare, attraverso illusioni ottiche, come cambiando il punto di vista, la verità percepita non coincida con quella reale. In questo modo si lavorerà sull’importanza del tenere

 

a mente il punto di vista dell’altro o non avere pregiudizi.

 

Questo progetto verrà svolto dalle classi terze e quarta e sarà condotto dalla psicologa Ferrari Paola.